Inchiostri Plastisol Amex Effetti Speciali
Plastisol Amex Effetti Speciali e Additivi. Inchiostri plastisol per ottenere effetti speciali e stampare su materiali particolari
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Plastisol Effetti Speciali
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Domande e risposte
È normale che utilizzando l'additivo UP, la stampa rimanga ruvida? Se lo volessi ancora più in rilievo devo aggiungere, più colore, più prodotto up o lasciare più tempo ad asciugare (60")?
Risposta alla domanda di Marco
La superficie ruvida e spugnosa è tipica e normale utilizzando l’additivo UP.
La percentuale del 20% è corretta; se vuole accentuare l’effetto rigonfio può portarla al 25%, ma non di più.
Il vero metodo per aumentare l’effetto rigonfio è stampare con telaio a basso numero di fili e comunque depositare sulla stoffa uno strato di inchiostro di alto spessore.
Inoltre occorre riscaldare l’inchiostro in modo controllabile, e fermarsi solo quando non si nota più un aumento dello spessore.
Se si utilizza la termopressa è importantissimo non pressare, ma tenere la piastra a 10 mm dalla stampa; se schiacciassimo non lasceremmo spazio all’inchiostro per alzarsi.
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L'additivo UP fa un effetto gonfiante? Può essere aggiunto ad un qualsiasi colore Plastisol? L'additivo 86 deve essere aggiunto lo stesso? Una volta fatta la stampa quanto tempo e a quale temperatura deve stare in forno o termopressa?
Risposta alla domanda di Marco
L’additivo UP si aggiunge a qualsiasi tipo e marca di plastisol.
Affinché l’effetto rigonfiante sia ben visibile è consigliabile stampare con telaio a basso numero di fili (da 43 fili/cm in giù).
Si aggiunge l’additivo nella proporzione del 20%.
Si ottiene il sollevamento dell’inchiostro dopo la stampa, scaldando a 160°C.
Se si usa la termopressa non si può pressare, altrimenti l’effetto rigonfio verrà annullato (se la pressa preme, non c’è spazio per il rigonfio).
Occorre allora regolare la temperatura della pressa a 180°C e la piastra superiore, in posizione abbassata, deve trovarsi a 10 mm dalla piastra inferiore; questa regolazione si ottiene ruotando la grossa manopola nera che si trova nella parte superiore di tutte le presse.
L’Additivo 86 è il diluente del plastisol e si utilizza soltanto quando se ne avverte la necessità, vale a dire quando il plastisol, estratto dal barattolo, appare troppo denso.
Non esiste un dosaggio prescritto, ma semplicemente se ne aggiunge poco alla volta, quanto basta, e si mescola con cura.
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Uitilizzando inchiostro Amex oro (gold glitter) perdo i glitter dopo 1 lavaggio.Ho utilizzato termopressa 30 sec senza pressare ad una distanza di circa 4 mm, a temperatura 160gradi.Come risolvo?
Risposta alla domanda di Giuseppe
160°C per 30 secondi con piastra distante 4 mm sono decisamente pochi: il plastisol non polimerizza.
In più per trattenere il glitter immagino che lo spessore del plastisol depositato sia notevole.
Le suggerisco di portare la temperatura della pressa a 180°C e di aumentare il tempo a 600 secondi: dovrebbe andare molto meglio, ma sarà comunque il caso di effettuare un lavaggio di prova.
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Se uso un inchiostro plastisol coprente, la stampa mi risulta spessa ma non rigonfiata. Come posso fare per ottenere un effetto rigonfiante?
Risposta alla domanda di Christian
Per ottenere le stampe rigonfianti si aggiunge al plastisol l’Additivo UP.
L’additivo viene aggiunto all’inchiostro in proporzioni dal 5% al 20%, a seconda del grado di effetto che si desidera ottenere.
Si consiglia di stampare a basso numero di fili (34 fili/cm) per ottenere un effetto sensibile.
L’inchiostro si stampa normalmente; sotto l’effetto del calore, durante la polimerizzazione, si ottiene il rigonfio.
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Ho provato a stampare con il bianco delle t-shirt di colore blu, ma nonostante due prove con inchiostro puro e poi diluito con Additivo 86, la stampa non risulta bianco pieno. Come posso risolvere?
Risposta alla domanda di Alberto
Benché il colore bianco plastisol sia molto coprente, tuttavia non è pensabile possa coprire in modo uniforme un fondo blu, con una sola passata.
Non mi specifica a quanti fili è il telaio che sta utilizzando, comunque per questo tipo di lavoro si consiglia una filatura di 55 fili/cm.
La tecnica efficace è la seguente.
- si fanno 2-3 passate di racla rapide e leggere
- si alza il telaio
- si asciuga parzialmente con termopistola o, meglio, con cappa flash
- si abbassa il telaio
- si ripetono 2-3 passate di racla, come sopra
a questo punto il bianco risultante è uniforme e brillante, in quanto il primo strato di colore, asciutto, ha fatto da base al secondo.
E si può polimerizzare definitivamente la stampa, con termopressa o con forno.
Questo metodo, denominato “revolver” è tipico per ottenere una coprenza ottimale stampando su fondi scuri.
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L'additivo 86 serve per rendere più "scorrevoli" gli inchiostri Plastisol Amex?
Risposta alla domanda di Alessandro
Sì, va benissimo l’Additivo 86 per ridurre la viscosità degli inchiostri plastisol: è il prodotto specifico per questo impiego.
Le consiglio di aggiungerlo poco alla volta, mescolando: ne basta poco per ottenere l’effetto desiderato.
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Ho letto che l'Additivo 86 aggiunto al bianco plastisol restituisce maggiore fluidità nella stesura del colore.L'additivo ha anche potere essicante?Posso miscelare direttamente l'additivo a tutto il barattolo da 1 kg senza modificarne la durata?La trementina o l'acquaragia possono essere utilizzati per la diluizione?
Risposta alla domanda di Martino
L’impiego dell’additivo 86 è praticamente obbligatorio, in quanto si tratta del diluente standard per gli inchiostri Plastisol.
Come effetto collaterale rende anche il plastisol più brillante, ma la sua funzione specifica è quella di renderlo più fluido e più facilmente stampabile ogni volta che se ne avverte la necessità.
In quanto diluente non esiste una prescrizione nel dosaggio: si va a sensazione, quando sotto la racla l’inchiostro è troppo denso e non passa bene attraverso il telaio.
Ai fini dell’asciugatura il prodotto non ha nessun effetto: il plastisol indurisce solo se portato alla temperatura di 160°C, con o senza diluente.
Non ci sono inconvenienti a diluire l’intero barattolo di plastisol, ma è più prudente modificare in un barattolo a parte solo la dose di inchiostro che si prevede di utilizzare.
A fine stampa l’inchiostro residuo può comunque essere recuperato nel baratolo principale.
Se si è in emergenza si può diluire il Plastisol con poca acquaragia, ma potrebbero, a seconda delle stoffe, generarsi aloni durante la cottura.
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Sono interessato agli inchiostri che si illuminano al buio. Volevo sapere in che modo posso utilizzare il vostro prodotto fluo, con che attrezzatura e quale sigla hanno i prodotti.
Risposta alla domanda di Vivi
I colori a cui si riferisce lei sono i fosforescenti, i fluo non si illuminano al buio.
L’unico prodotto in grado di creare stampe che si illuminano al buio è il Plastisol Luminescente (non lo si vede sul sito ma lo abbiamo), in confezioni da un kg, che costa circa 78 euro.
Il colore è il classico giallo-verdino dei colori fosforescenti.
Le procedure di stampa sono quelle degli inchiostri a base pvc, ossia si può utilizzare un telaio con tela fino a 120 fili e va poi passato in forno o sotto termopressa per far polimerizzare e quindi fissare l’inchiostro alle fibre del tessuto.
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Esisono inchiostri trasparenti per proteggere la stampa realizzata con inchiostri ad acqua e per prolungarne la vita?
Risposta alla domanda di Laura
Se si stampa su tessuto non esiste un protettivo da aggiungere dopo la stampa.
Per fissare meglio il colore al tessuto è possibile utilizzare un catalizzatore, per aumentare la resistenza ai lavaggi.
Se si utilizzano inchiostri all’acqua, la linea Texprint prevede un catalizzatore Extra da aggiungere se necessario.
La linea Modatex prevede già il catalizzatore incluso nella confezione.
In ogni caso raccomandiamo sempre di scaldare la stampa almeno con un ferro da stiro regolato alla massima potenza per almeno 2 minuti; in alternativa con la termopressa, molto più facile e sicura da gestire impostata a 160°C per 80-90 secondi.
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