Pubblica Amministrazione.
Questo articolo è disponibile per Scuole, Accademie e PA, anche tramite MEPA.
Leggi qui come procedere.
Consulta le nostre risposte alle domande frequenti.
Vai alle domande...
Inchiostro sublimatico.
Con l’ausilio di una pressa a caldo e con carta transfer sublimatica, permette di personalizzare materiali doversi in modo indelebile e con qualità fotografica.
Colori:
– Nero
– Ciano
– Magenta
– Giallo
In confezione da 0,5 Lt o da 100 ml.
Epson non prevede che la stampante Ecotank 2650 venga utilizzata con inchiostro sublimatico.
Perciò non se ne assume la responsabilità e non risponde per eventuali blocchi delle testine di stampa.
Di fatto sappiamo però che molti stampatori lo fanno e sono preparati a effettuare frequenti pulizie delle testine, oltre che utilizzare la stampante giornalmente, perché non si formino sedimenti di inchiostro.
Epson produce invece macchine dedicate alla stampa sublimatica, ma di dimensioni e costi ben superiori.
CPL Fabbrika consiglia con convinzione, per la sublimazione su formato A4, il sistema integrato Virtuoso: https://www.cplfabbrika.com/sistema-integrato-virtuoso-a4-per-sublimazione.html .
Nella stampante di questo sistema, prodotta da Ricoh, le testine di stampa sopportano benissimo l’inchiostro sublimatico e non sono soggette a blocchi.
Per quanto riguarda le Epson, gli inchiostri sono molto più convenienti, ma in realtà le Epson convertite per sublimazione sono un po’ più problematiche rispetto alle Ricoh, quindi vanno fatte molte pulizie testine e in conseguenza si consuma molto più inchiostro.
Noi consigliamo sempre le Ricoh per un risultato più professionale e per avere meno inconvenienti con la stampante, anche se le Epson possono rivelarsi un’alternativa molto economica, ma sono più delicate e vanno utilizzate ogni giorno per evitare che si intasino le testine.
Benedetta Damonte,
Responsabile Grafica
Teoricamente è possibile stendere a pennello l’inchiostro sublimatico su carta transfer per sublimazione, ma il risultato non è controllabile.
Il motivo è che, inevitabilmente, la quantità di inchiostro steso dal pennello è molto, molto superiore alla quantità di inchiostro depositata dalla testina della stampante.
Di conseguenza non è possibile prevedere la quantità di inchiostro che sublima e si trasferisce sull’oggetto durante la pressatura a caldo.
Con ogni probabilità potrà succedere:
che molto inchiostro rimane sulla carta e non si trasferisce
che occorre ritarare tempo e temperatura del trasferimento a caldo
che la densità cromatica del risultato finale è molto più elevata rispetto a quella di un procedimento standard, e comunque non è costante.
